Family kitchen, ovvero come far mangiare bene tutti e vivere felici!

Sto preparando un incontro, dedicato alle famiglie e programmato dal Comune dove vivo, in cui si parlerà di come organizzare la preparazione dei pasti e proporre piatti equilibrati e sani, venendo però incontro alle esigenze e ai gusti di tutta la famiglia.

Mentre decidevo come affrontare e come modulare il mio intervento, riflettevo sulla difficoltà di molti genitori di coinvolgere i loro bimbi e di quanti racconti ho sentito sul fatto che i piccoli si rifiutano di mangiare determinati cibi.

Sicuramente considerato le abitudini personali, gli impegni di lavoro, la vita frenetica di tutti, so che a volte è importante fermarsi e riflettere su come proporre un’alimentazione salutare, anche perché spesso c’è una grande confusione di informazioni.

Sulla base della mia esperienza personale, sia come mamma che come educatore professionale, ho stilato una serie di punti che per me sono stati importanti,  per nutrire e coltivare il legame profondo che unisce le abitudini in tavola e il benessere della mia famiglia.

E voglio condividerli con voi.

  1. I tuoi bambini vorrebbero mangiare solo “schifezze”? Bene, ricordati che sei tu ad essere responsabile di quello che si acquista e di quello che entrerà in dispensa, quindi di quello che verrà proposto. Se poi il loro spuntino preferito non è il meglio, puoi prenderlo per occasioni speciali e più rare.
  2. Ricordati che anche i bambini hanno tutto il diritto di scegliere quanto e cosa mangiare, imparando ad ascoltare il proprio corpo e riconoscendo il proprio vero senso di sazietà. In fondo se ti attieni al primo consiglio, sai già che tra ciò che proporrai, qualsiasi cosa verrà scelta andrà bene.
  3. Divertiti a cambiare, a variare, prova, sperimenta. I gusti alimentari si sviluppano addirittura in gravidanza e possono essere allenati per tutta la vita. La varietà è un principio fondamentale della buona alimentazione e diventa un elemento importantissimo non solo dell’educazione al gusto, ma anche di quella più generale.  Una persona che fin da piccola è abituata a sperimentare gusti, abbinamenti, consistenze diverse sarà una persona capace di mettersi alla prova, flessibile e curiosa, che saprà decidere in autonomia cosa è più adatto per sé.
  4. Fai attenzione a quello che beve il tuo bambino. Le bibite gasate, i softdrink, i succhi di frutta che di frutta hanno visto solo quella stampata sulla confezione sono solo concentrati di zuccheri e di calorie. Non dissetano, non nutrono, creano dipendenza dal sapore dolce eccessivo, rendono i piccoli agitati e iperattivi e sono una delle principali cause di obesità. Prova ad offrire alternative divertenti, golose e naturali.
  5. Il dolce in famiglia deve essere quello del legame che vi unisce. I dolci non devono essere presenti ogni giorno nell’alimentazione di nessuno, né di grandi né di piccini. E soprattutto non utilizzateli come premio. Inevitabilmente gli conferite un valore esagerato. Se per esempio dite: “Se mangi il minestrone, dopo potrai avere la merendina”, beh ecco che quella diventa subito più importante e di valore agli occhi di chi vi ascolta.
  6. Il cibo non è l’amore, posso cucinare con amore, ma non posso dire che il cibo lo è. Una sottile, ma importante differenza. Cucinare con attenzione, con cura, preparando le cose che aiutano a stare bene, che contribuiscono a far crescere in salute i nostri piccoli è un modo per esprimere il proprio affetto. Ci sono altri infiniti modi per dichiararlo! Cucinare abitualmente cibi che sai che non fanno bene e che non sono equilibrati, per quanto facciano felice il tuo bambino, non è amore. E’ solo un modo di essere rassicurati e di non mettersi in discussione. Sopportare i capricci di qualcuno, fino a quando la smette perché sai che stai facendo qualcosa di davvero importante per il suo bene, sì questo è amore.
  7. Non guardate la tv o i cellulari mentre si è a tavola. Mangiare in famiglia, chiacchierare di quanto è successo durante la giornata, confrontarsi e ridere insieme ci rende tutti più sereni. I piccoli impareranno il piacere della convivialità e della condivisione, costruendo abitudini alimentari più sane. Insegnare a stare il giusto tempo a tavola, sapere aspettare se necessario, rispettando i tempi degli altri, è una grande, grandissima palestra di vita.
  8. Coinvolgi i tuoi bambini negli acquisti e nella preparazione dei piatti. Se non vuoi che la spesa diventi delirante, perché fonte incessante di richieste dannose, fissa delle regole. Scegli ad esempio che dovrete comprare una certa quantità di verdure, di legumi e di cereali e metti nel carrello solo una delle cose che dovrebbero appartenere all’eccezionalità. Porta i tuoi bambini in cucina, abituali a toccare, annusare, guardare il cibo. A scoprire come si trasforma, a conoscere quante sfumature può avere un sapore. Insegna loro ad usare con attenzione e sicurezza i vari attrezzi e fatti aiutare il più possibile. Mangiare è un’esperienza completa che riguarda tutti i sensi.
  9. Informatevi, imparate e condividete le vostre conoscenze con i vostri familiari. Spiegate, spiegate sempre e tanto. Raccontate loro perché è importante mangiare più frutta o perché è meglio mangiare tante verdure diverse, spiegate perché un chicco di cereale è un cibo potente e nutriente e perché è meglio mangiare cose più naturali possibili. Spesso i bambini non lo sanno e credono semplicemente che a voi è venuta una mania strana. Non riescono ad immaginare perché ciò che andava bene fino ad ieri, all’improvviso non va più.
  10. Ricordati che sei il genitore, ciò il primo modello agli occhi del tuo piccolo. Il tuo rapporto con il cibo influenzerà il loro rapporto con il cibo. I tuoi punti di vista influenzeranno i loro. Perché i bambini fanno come fai tu. E ricordati di respirare, di fare un passo alla volta, di non cercare tutto subito, ma di creare piccoli cambiamenti ogni giorno. Una piccola buona abitudine a colazione, l’introduzione di un nuovo ingrediente. Porta pazienza, aspetta che quello di cui tu sei già consapevole arrivi agli altri. Ci vorrà tempo, insistenza e perseveranza. Ricordati che lo fai perché fa bene e che quindi è giusto che ci riprovi ogni giorno, goditi le piccole conquiste e gioca tanto e sempre di fantasia.

E se pensi che il vero problema sia il tempo, allora ti voglio rassicurare, ci sono tanti modi per organizzarsi in cucina e non soccombere alle preparazioni. Ho messo qualche consiglio qui e qui, ne parlerò all’incontro e presto ne scriverò qui sul blog.


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