Yin yang: come equilibrarli per vivere bene?

yin e yang

Sicuramente tutti conosciamo il simbolo dello yin e dello yang, il cerchio che contiene due semicerchi, bianchi e neri.
Io, da ragazzina, avevo due orecchini stupendi con il tondo magico e mi portavo addosso questo messaggio che parla di due forze distinte, ma unite, contrapposte ma cooperanti, che tendono all’equilibrio.
Un significato profondo e intenso: abbiamo due energie opposte che cercano l’unità e per farlo continuano a modificarsi e influenzarsi.
Lo fanno ogni giorno e tutto ciò che è intorno a noi può essere letto come movimento dello yin e dello yang.
Anzi anche noi, ognuno di noi, porta con sé un po’ di una e dell’altra energia.

Lo yin è il lato oscuro. Lo yang è quello solare.

E poi?
Lo yin è la parte materiale, fisica, pesante. Se sei passivo e fermo sei yin, così anche se fa freddo ed è umido. La parte femminile, la luna e la notte, la concentrazione sono un’espressione di questa energia. E’ rappresentato dall’acqua, che scorre verso il basso e che riesce ad adattarsi ad ogni forma.
Lo yang è la parte più eterea, l’energia che si libera e corre verso l’alto. E’ fatto di luce, è caldo e secco. Non scende in profondità e rimane in superficie, si manifesta, non è nascosto.
Il fuoco, che è sempre in movimento, che spinge verso l’alto, lo simboleggia.
In pratica la vita si esprime in una dualità, che possiamo riconoscere nella nostra quotidianità.
Ad esempio se stai riposando, rilassata sul divano, senza particolari stimoli e senti che ti stai rigenerando, ecco che allora stai nutrendo la tua parte yin, quella che magari hai consumato in parte, quando poco prima ti sei fatta un’ora di filata di attività fisica in palestra, quando avevi attivato il tuo yang.
Oppure prova a pensare a quel momento in cui sei esplosa di rabbia, hai proprio fatto il botto, magari alzando la voce, in quell’attimo stavi proprio buttando fuori un bel po’ di yang. E lo fai anche quando ti fai delle grasse e belle risate in compagnia degli amici.
Mentre se stai riflettendo, se sei calma e tranquilla, allora esprimi il tuo yin, che a volte diventa anche tristezza e depressione.

Non è tutto bianco e nero.

Ovviamente è facile rendersi conto che nella vita non è tutto bianco o nero, ma anzi che c’è sempre qualcosa di uno nell’altro.
E’ vero lo yang è maschile, ma sappiamo benissimo che c’è un lato femminile in ogni uomo, che si esprime con intensità diverse.
Le stagioni, nel loro flusso continuo, nel loro scivolare l’una dentro l’altra, raccontano bene come queste energie sono in continua trasformazione e come, con intensità diverse e sempre in cambiamento, si influenzano e modificano. .

Cosa ci dice la Medicina Cinese?

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese per capire meglio cosa rappresentano Yin e Yang si può fare riferimento a quattro regole fondamentali:
  • opposizione
  • complementarietà
  • crescere e decrescere
  • trasformazione reciproca

Opposizione.

Provate a pensare a quante volte ci esprimiamo per opposti: bianco\nero, attivo\passivo, luce\buio, alto\basso….
Tutto ciò mette in rilievo come queste due energie siano tra loro contrastanti e concorrenti, una battaglia che ha uno scopo specifico: quello di limitarsi reciprocamente, per non eccedere e poter trovare armonia ed equilibrio.
In noi l’opposizione di yin e yang è la spinta che permette di vivere.
Infatti se fossimo solo yin, cioè carne, ossa, visceri, organi, se fossimo solo sostanza, saremmo semplicemente un mucchio di qualcosa, passivo, inerme. Abbiamo bisogno di energia, calore per attivare, mettere in circolo, metabolizzare, muoverci, in poche parole abbiamo bisogno di yang.

Complementarietà.

Ma oltre ad essere opposti sono anche uniti, legati, dipendenti. Da uno origina l’altro e insomma c’è sempre un po’ di yin dentro allo yang. e l’uno non può esistere senza l’altro. Infatti saremmo solo o un mucchio di ossa o solo un soffio di aria.

Crescere e decrescere.

Abbiamo anche detto che yin e yang si esprimono con intensità diverse, perché sempre in movimento e in trasformazione reciproca.
In estate siamo nel massimo yang: sole e caldo, in inverno siamo nello yin: buio e freddo. Ma tra queste due stagioni ne abbiamo altre due che sono un po’ l’uno e l’altro, lentamente in autunno si spegne il calore per fare spazio alle temperature più basse, mentre in primavera ci si lascia alle spalle le poche ore di luce e abbiamo più sole.

Trasformazione reciproca.

E così mentre vediamo che in un certo periodo dell’anno cresce lo yin e nell’altro lo yang, ci rendiamo anche conto che queste due energie non sono statiche, ma sempre in movimento e si trasformano l’una nell’altra.
Quando a lezione, ascoltavo la spiegazione relativa a Yin e Yang a me è venuto subito in mente un esempio lampante della mia vita.
Dovete sapere che sono, ahimè non essendo proprio nel giusto, un’amante delle docce bollenti.
Ma super bollenti, al limite e il limite lo percepisco quando sono sotto l’acqua che scotta e inizio a sentire i brividi.
Grande stimolo yang, che diventa un fremito di freddo, yin.
Ora non so se là fuori c’è altra gente dedita ai lavaggi ustionanti, ma forse qualcuno ha capito di cosa parlo.

Dove vedi la dualità?

Io penso che parlare di yin e yang sia davvero importante, perché una volta tracciata la direzione, possiamo riconoscere in ogni cosa questa dualità e il farlo ci permette di capire quando una è in eccesso o in deficit e intervenire così per andare verso l’armonia.
Il nostro benessere dipende proprio dalla ricerca di questo equilibrio, sia interiore, ma anche esteriore.
Se l’ambiente che ci circonda è sano, in salute ecco che lo siamo anche noi.
In fondo ci nutriamo dei prodotti della terra, respiriamo l’aria e beviamo acqua e se tutto questo è guasto e deteriorato rischiamo di ammalarci.

Vi invito a riconoscere queste due forze nella vostra vita.

Quando le percepite? Come le influenzate?
Sentite che c’è abbondanza di uno a discapito dell’altra?
Vi lascio a queste riflessioni, ma se avete dubbi, se volete qualche chiarimento scrivetemi per fare due chiacchiere.
E intanto vi chiedo di fare un piccolo esperimento:
provate a pensare cosa desiderate mangiare dopo una giornata passata al freddo? Un gelato o una fumante pasta e fagioli?
E quando fa caldo e grondate di sudore desiderate uno stufato bollente o meglio una fresca fetta di anguria?
Avete intuito come funziona? Fatemi sapere!
P.S. la foto è di Alex.