parlando di felciità
Ogni giorno come una formichina raccolgo spunti, idee e stimoli per prepararmi al mio prossimo webinar, dedicato alla felicità.
E mi rendo conto che in realtà vorrei che più un webinar diventasse una tavola rotonda, dove raccontarci e confrontarci, per imparare l’una dall’altra.
Ho scelto di parlare di felicità, perché  mi sembrava il modo rivoluzionario di rompere lo stato emotivo e mentale, in cui la storia di questo periodo ci ha costretto.
Io l’ho sentita sulla pelle. La paura, l’aspettativa, il senso di fiato corto e l’incapacità del respiro di andare fino in fondo.
Ho visto come si  è diffusa velocemente coinvolgendo sempre più persone e creando una sorta di paralisi generale.
Non volevo vivere ancora in sospeso, come un punto di domanda senza risposta.
E il pensiero più banale e semplice è stato che purtroppo non riesco a cambiare l’intero mondo, non ho soluzioni alla crisi mondiale e ai pericoli che si affacciano alla vita.
Ma posso cambiare il mio mondo, anche considerando solo quello racchiuso nei confini della mia pelle.
Inoltre mi sono resa conto che la sensazione struggente e timorosa che mi pulsava era l’espressione del mio attaccamento e amore per la vita.
Insomma alla fine mi sono rimaste in tasca solo queste due cose: amore per la vita + il potere sul mio mondo.
E ho capito che da questo capitale poteva partire la mia resistenza.
Ho capito che dovevo amare ogni singolo istante della mia vita, anche quando è sgarbata e trovare il modo di sentirmi felice.
Ma cos’è la felicità?
Forse proprio questo senso di gratificazione, di soddisfazione, di gioia e appagamento che come un filo sottile mi accompagna durante la giornata, giorno dopo giorno.
Anche quando sono in coda e perdo tempo, quando devo andare a fare scartoffie nell’ufficio più brutto del mondo, quando ubbidisco alla logica frenetica e competitiva del mondo,-
Se penso che non ho abbastanza soldi, vedo solo facce grigie, ascolto troppe persone lamentarsi. Insomma anche quando non è tutto ok.
Vivo  queste esperienze e penso di avere imparato qualcosa, anche solo di essere capace di lasciare andare e di trattenere solo il meglio.
Alla fine la felicità è uno stato della mente, del cuore e dell’anima.
E questo ci dona un potenziale enorme, accompagnato da una fatica incredibile. Ma per cui vale la pena.
Per trovarla dobbiamo prenderci il tempo.
Quello che ci permette di fare un passo fuori da ciò che ci assorbe e ci aiuta a dedicarci a noi.
Per alcuni potrebbe significare dormire di più o trovare un modo per muoversi.
Per altri accudire una piantina che cresce, insegnare qualcosa, contemplare la bellezza.
Io ho scoperto che muovere il potenziale mette in moto un sacco di cose e nell’onda di questo movimento vengono a galla un sacco di cose, anche quelle che teniamo più nascoste e ci fanno tremare-
Accompagnare queste onde significa seguirne il modo, adattarsi, osservare, accettare e aspettare.
Alla fine ognuno ha il suo senso di felicità da coltivare, ma è per tutti un viaggio, fatto da scoperte, lunghe camminate, notti di stanchezza, zaini pesanti sulle spalle, ma tutto questo, ad ogni passo, ti fa stare bene.
E credo che al di là del senso individuale di felicità,  non è possibile esserlo se non stiamo bene nel nostro corpo e nella nostra mente.
Significa prendersi cura di noi e inizia per tutti da qualcosa di semplice e fondamentale.
Fare in modo di mantenere una routine del sonno regolare.
Scoprire come mangiare sano e con gusto e gratificazione.
Trascorrere del tempo nella natura.
Praticare un hobby che ci appassiona.
Contemplare la bellezza.
Esprimere gratitudine.
Significa anche essere consapevoli e presenti a noi stessi mentre facciamo queste cose, evitando di farle passare senza rendercene conto, ma vivendole, perché possano lasciare una traccia feconda in noi.
E’ come addentare una fragola senza pensarci e finirla senza rendersene conto
Non ti ricorderai del suo sapore, del suo profumo e del suo gusto.
Ma se ti fermi, la osservi, la annusi e la gusti morso dopo morso con lentezza il suo gusto dolce e il suo colore rosso farà parte delle tue esperienze e non potrai dimenticarla,
La cura di sé è diversa per tutti, ma per essere considerata come tale dovrebbe promuovere la salute e la felicità.
E’ l’insieme di tutte quelle pratiche e attività, non superficiali  e banali, che ti rendono semplicemente felice di dove sei.
Mentre le fai non senti la paura stressante di perderti, ma semplicemente vivi  il  tempo per goderti i momenti così come sono. E stai bene.
Il webinar sulla felicità sarà mercoledì 13 aprile e per iscriverti clicca qui.
Se non puoi partecipare e sei interessata, iscriviti comunque, perché condividerò la registrazione nel mio spazio intimo del sito “La cucina della Lo”