L'arte di lasciare andare
L’arte del lasciare andare, questo ci insegna l’autunno ed è questo che possiamo provare a portare nelle nostre giornate. Per sentirci più leggere, per fare spazio e stare bene.

L’arte del lasciare andare: la stagione della trasformazione.

Ho iniziato a fare una cosa nuova.
Quando trovo una foglia bella, che mi piace, che mi attira, la raccolgo e la metto tra le pagine della mia agenda.
E’ come se mettessi un promemoria attivo su quello che mi racconta l’autunno e la sua energia.
Una stagione che parla di trasformazione e cambiamento, che ci fa sentire in transizione.
Stiamo vivendo il passaggio tra il prima e dopo, tra il grande yang caldo e pulsante dell’estate e il profondo yin, freddo e statico dell’inverno.
Non è solo un fatto di stagione, a volte troviamo queste fasi di transizione anche in certi periodi della vita. Ad esempio quando cambiamo qualcosa nella nostra quotidianità, quando entriamo in una nuova casa o iniziamo un nuovo lavoro.
L’autunno però + esemplare, infatti mette tutta la sua energia in una cosa semplice  e complessa: lascia andare.
Abbandona, toglie, alleggerisce e concentra.
Lo fa in una danza meravigliosa di colori e di soffi, che spesso ci incantano e ci struggono.

L’arte del lasciare andare: è l’energia del metallo.

Secondo la medicina tradizionale cinese l’autunno è la stagione del metallo ed è legata al sistema funzionale di polmoni e intestino crasso.
Due organi, che in modo diverso, fanno qualcosa di molto simile.
Prendono, scelgono e trattengono cosa è prezioso e utile, lasciano andar quello che non serve.

L’arte del lasciare andare. Prendere, tenere e lasciare.

Quello che nel nostro corpo succede in modo involontario, possiamo farlo in modo consapevole nella vita di tutti i giorni^
Imparare da questa stagione, allinearsi al suo Qi, al suo soffio vitale di energia, significa saper lasciare andare.
E farlo, quando si tratta di abitudini, pensieri, emozioni non è semplice.
L’unica è concedersi un momento per noi. Prenderci uno spazio per riflettere su ciò che vogliamo tenere e su ciò che vogliamo abbandonare.
L’energia sta rientrando, non è più superficiale, a fior di pelle come nella stagione precedente, si volge piano all’interno.
Un movimento che in modo naturale richiama cura, attenzione e rielaborazione.
La forza e la capacità dell’autunno, quella che possiamo fare nostra, è proprio questa.
Scegli cosa lasciare andare e cosa tenere, pensa a cosa ti serve e a cosa è inutile.

L’arte del lasciare andare: cosa scegli?

In questi giorni ho riflettuto e cercato di capire quali sono quelle abitudini che proto avanti per inerzia ma che non mi fanno bene.
Spesso sono più cose piccole, che si sono insinuate nelle pieghe delle mie giornate e che si sono sistemate comode a creare un peso fastidioso.
Non è sempre facile lasciarle andare, perché siamo attaccate.
L’attaccamento è quel legame che proviamo forte per qualcosa, anche se non ci fa bene.
Allora vale la pena prendersi un attimo e fare una lista di tutto ciò che non serve nella nostra vita.
Ci serve fare quella cosa? O ci crea una grande fatica?

L’arte del lasciare andare e la tristezza.

Per la medicina cinese l’autunno è legato all’emozione della tristezza.
Credo che sia qualcosa che la maggior parte di noi sente subito come vero, che percepisce reale.
La tristezza è quell’emozione forte che sentiamo quando siamo costretti a lasciare andare.
Ma anche questo stato d’animo può avere valenze diverse.
Può essere statica e attanagliante, farci bloccare e fermare.
Può essere attiva e liberatoria, farci evolvere e crescere.
Proviamo a vedere la tristezza come un’occasione di rielaborazione. Come quel salto che ci porta verso qualcosa di nuovo.
Farlo in modo consapevole ci porta un grande dono: quello di renderci conto che qualcosa che prima era importante, ma  ora non lo è più.
Possiamo quindi esprimere la nostra gratitudine, ricordare il bello che ci ha fatto bene, salutare e quindi abbondonare.

L’arte del lasciare andare: il rischio di restare immobili.

Non è facile. Anche perché l’autunno ha un’altra caratteristica che a volte non gioca a  nostro favore.
Tende a essere immobile e statico. Come se camminassimo in un pantano che ci rende difficile il movimento.
Nella dietetica cinese il sapore legato all’autunno e al metallo è il piccante.
Perché muove, dinamizza, attiva e mette in circolo. E quindi bilancia e armonizza la direzione energetica di questa stagione.
Allora se nei tuoi piatti puoi usare spezie e erbe aromatiche, per renderli più leggeri e digeribili, più adatti per essere trasformati in essenze preziose, allora nella vita di tutti i giorni, nella tua quotidianità, qual è il tuo piccante?
Mentre ci pensi volevo dirti che l‘ultimo incontro di Autunno Mon Amour è proprio dedicato a questo passaggio.
Così se desideri puoi approfondire e scoprire cosa e come si può lasciare andare in autunno e dedicarti alla chiarezza che questa stagione porta.
Per partecipare basta scrivermi: ciao@lorenzaminonzio.it o seguire il link!
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AUTUNNO MON AMOUR IL RACCOLTO